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Dialoghi interculturali tra studenti e rifugiati : l’impegno della scuola per l’inclusione sociale dei migranti

Dialoghi interculturali tra studenti e rifugiati : l’impegno della scuola per l’inclusione sociale dei migranti

Dialoghi interculturali tra studenti e rifugiati. Accade a Polla, presso l’Istituto Professionale Socio-Sanitario“G. Criscuolo (Istituto Onnicomprensivo di Polla) dove per il secondo anno consecutivo si è posta la lente di ingrandimento sul tema delle migrazioni ospitando in aula i beneficiari del locale progetto Sprar.

Il progetto congiunto dell’Istituto Onnicomprensivo di Polla guidato dalla Dirigente Prof.ssa Angela Sepe e dello Sprar di Polla coordinato dalla Dott.ssa Rosa De Maio ha avuto come obiettivo la conoscenza da parte degli studenti del fenomeno immigrazione e la promozione dell’inclusione sociale dei migranti presenti sul territorio.

Un’iniziativa che ha visto i giovani ospiti della struttura Sprar entrare in aula e raccontare il loro percorso migratorio, le ragioni della partenza, le difficoltà del viaggio, la loro permanenza in Italia e il loro impegno per l’integrazione.

Gli incontri sono stati curati dalla Prof.ssa Teresa Amodeo referente del progetto Intercultura, dalla Dott.ssa Teresa Galeri educatrice del progetto Sprar e dall’operatrice Graziella Lupo.

«Alcune storie – spiega la Prof.ssa Amodeo- sono state particolarmente toccanti ed emozionanti. Abbiamo avuto modo di utilizzare filmati della Guardia Costiera per mostrare come avvenivano i salvataggi delle imbarcazioni nelle acque internazionali. Abbiamo avuto modo di vedere e toccare alcuni vestiti tipici,di ascoltare musica etnica e conoscere alcune danze tradizionali. Abbiamo mostrato sulla cartina geografica il difficile e lungo viaggio che hanno dovuto affrontare prima di sbarcare sulle coste italiane».

I dialoghi interculturali, così come sono stati definiti, hanno visto prima di tutto un approfondimento del Paese di origine attraverso le sue caratteristiche geografiche, storiche, economiche e  politiche. Subito dopo, sono stati proprio i migranti a calarsi nel racconto e nella testimonianza della propria vita.

«Gli alunni – prosegue Amodeo- hanno notato il riserbo, la paura e il dolore della narrazione, in particolare si sono soffermati sulle gravi difficoltà della permanenza dei migranti in Libia e su come i trafficanti di esseri umani hanno lucrato sulla loro traversata. Queste emozioni sono state percepite chiaramente dagli alunni più sensibili e hanno suscitato in loro la voglia di conoscere ciò che sta accadendo sulla sponda Sud del Mediterraneo».

Il progetto partito ad aprile e conclusosi a maggio ha visto lo svolgersi di 5 incontri pomeridiani a cui hanno partecipato 5 beneficiari Sprar provenienti dalla Nigeria, dal Gambia, dal Ghana, dall’Egitto e dal Bangladesh.

Un appuntamento con la cultura e con l’attualità per porre gli studenti davanti al fenomeno dell’immigrazione in tutta la sua complessità con lo scopo di abbattere i pregiudizi e di ridurre la paura del diverso.

«Gli  incontri svolti tra gli studenti e i beneficiari – dice Teresa Galeri- sono stati finalizzati a favorire lo scambio culturale e ad educare le nuove generazioni alla conoscenza e al rispetto delle diversità che sono entrate a far parte del nostro quotidiano. L’obiettivo è stato raggiunto con risultati positivi»

Il progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Polla attivo dal 2014 con la presenza di 35 beneficiari, è gestito dalle Cooperative sociali Tertium Millennium e Il Sentiero.

Stef.Mar.

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