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Terra in Subbuglio: Lettera aperta di Andre Haddad, referente della Coop. Il Sentiero per il progetto di Servizio Civile all’Estero “Creche Betlemme 2022” attivo a Betlemme con 6 volontari.

Terra in Subbuglio: Lettera aperta di Andre Haddad, referente della Coop. Il Sentiero per il progetto di Servizio Civile all’Estero “Creche Betlemme 2022” attivo a Betlemme con 6 volontari.

TERRA IN SUBBUGLIO

Carissimi amici della Terra Santa,

Vi scrivo da Gerusalemme, chiuso in casa a causa dalla situazione iniziata sabato 7 ottobre, la mattina di shabbat, vigilia della festa di Simchat Torah (il giorno in cui nelle sinagoghe si conclude la lettura liturgica dei libri del Pentateuco).

E’ una tragedia che sta capitando in questa Terra.

Grazie alla Cooperativa sociale Il Sentiero, stiamo vivendo la terza esperienza del volontariato di Servizio Civile Universale in Terra Santa, con 6 ragazzi volontari che sono arrivati a Betlemme presso l’Istituto delle suore della Carità di San Vincenzo De Paoli.

Si stavano ambientando in maniera ottima e si sono trovati a fare il volontariato con tutto il cuore, mettendosi ad aiutare sia nel guest house che nella crech con i bambini orfani.

Anche un gruppo di pellegrini italiani sono arrivati e dovevo fare loro la guida, era il mio il secondo gruppo italiano da guidare in questa stagione. Il giorno 7 ottobre ero a Gerusalemme alla Basilica della Risurrezione. Durante la visita comincio a ricevere molti messaggi e all’improvviso, mi si avvicina una persona della basilica che mi dice: “ Andre! ascolta deve far uscire il gruppo veloce poiché è iniziata la guerra!!”

Avevo 35 persone da seguire, avevo la mia famiglia a cui pensare e che mi incominciava a chiamare. Dovevo trattenermi e trovare le parole per trasmettere al gruppo la notizia per non farli prendere dal panico.

Siamo riusciti a visitare anche il Muro Occidentale sotto gli allarmi. Poi basta.. dovevo per forza riportarli in albergo. Poi insieme all’ufficio mi sono attivato per farli uscire dal ponte Alenby via Giordania per tornare in Italia.

Non riuscivo a comprendere la gravità della situazione che era scoppiata una guerra. Cominciammo a scappare per entrare nel rifugio, vedevamo le bimbe piangere di paura e gli anziani cadere perché cominciavano a correre per entrare nel rifugio, mia mamma è caduta …vedevamo gli aerei bombardare la zona di Gaza…morti ovunque… allora ho capito che siamo veramente in guerra e tutto cambia…

Poi riceviamo la notizia  che bisogna andare a rifornirsi di roba: acqua e cibo perché la situazione potrà essere più grave …Allora vado per fare gli acquisti in certe ore che è possibile uscire ma trovo gli scaffali vuoti, le file lunghe.. mai vista una cosa del genere..

Queste due paesi si sono bloccati completamente, persone uccise da tutte due le parti, la brutalità della guerra fa si che abbiamo scuole chiuse, bambini impauriti, lavori fermi al completo . . la vita bloccata, in fondo tutto per la famosa questione della Terra.

Amici credetemi, tutto è cambiato in un attimo.. siamo tornati indietro nel tempo, l’egoismo distrugge, eravamo sicuri della nostra vita, come se fosse tutto tranquillo dimenticando che la nostra vita non è nelle nostre mani…

Dicevo alla bimba, “stai tranquilla che tutto passa”, e lei mi risponde come posso essere tranquilla e vedo violenza ovunque.. non possiamo uscire di casa per paura di rapine o violenze per etnia o religione; l’altra bimba mi chiede: perché tutto questo ?

Come fate a spiegare ai bimbi la ferocia dell’egoismo umano ?

In sei giorni di scontri, in entrambe le parti migliaia di uccisi e feriti, incrementato l’odio vicendevole.

Due ragazze volontarie del Servizio Civile Universale  hanno deciso di tornare in Italia, con l’aiuto dell’ambasciata siamo riusciti a farli uscire e arrivare  all’aeroporto, era una avventura ma finalmente sono arrivate a casa.

Molti di voi sanno e conoscono la situazione geopolitica di questa Terra,   una terra in cui doveva “scorrere latte e miele”, ma ormai la situazione è molto grave, non torna come prima poiché molti hanno perso la vita o se ne usciranno con una ferita psicologica o fisica, temo che sarà una guerra molto lunga.

Probabilmente la risposta israeliana non si limiterà ai bombardamenti ma ci sarà un’operazione di terra. Il problema è se si aprono altri versanti per la guerra. È chiaro che siamo improvvisamente entrati in una nuova fase della vita di questo Paese che porta all’odio e alla paura dell’altro, del diverso.

La situazione ha fatto chiudere le strade di connessione tra la Cisgiordania e Gerusalemme;  si entra solo avendo dei permessi  e cosi pure per uscire.

In queste sei giorni sto ricevendo molte telefonate non solo dall’estero, ma da persone locali. Voi sapete bene che questa attività  di pellegrinaggi e turismo , fa vivere i cristiani della Terra Santa:  chi fa la guida, gli autisti, gli alberghi i ristoranti ecc, cioè la maggioranza dei cristiani lavora in questo campo,  grazie a Gesù che è nato e vissuto qui.

La crisi economica che porta questa guerra in Terra Santa è enorme, produce fenomeni terribili, soprattutto apre le porte alla veloce immigrazione dei pochi cristiani che sono ancora qui.

Oltre a questo c’ è anche la situazione di molti anziani che ospitavano alcuni pellegrini a casa loro, ciò era l’unica possibilità per vivere, adesso non avranno nessuna entrata economica, sapete che un anziano abbandonato ha davanti a sé solo una fine disperata.

Le famiglie  giovani che avevano cominciato la loro vita sia il marito che la moglie che lavorano nel settore turistico, adesso sono disoccupati, hanno dei figli all’università e non sanno più come pagare le rette universitarie.

L’orfanatrofio a Betlemme dove ormai non c’è nessuno che va né per usare il loro guest house per dormire nè per visitare questi bambine orfani per sopportarli.

Fra un mese dovrebbero iniziare la preparazione dell’Avvento e del Natale qui a Betlemme, ogni anno migliaia di pellegrini e turisti venivano da tutto il mondo per partecipare alle celebrazioni di Natale a Betlemme, il luogo dove è nato il nostro Signore Gesù Cristo. Speriamo che la guerra sarà già terminata allora cosi possiamo rivedervi e celebrare insieme questa grande Gioia di Vita.

In conclusione, è di fondamentale importanza ammettere che siete veri amici, ho sentito la vostra vicinanza sia con  messaggi che con telefonate , l’amore con il quale mi avete seguito in questi ultimi sei giorni mostrando disponibilità di aiutare ….per cui vi posso solo dire GRAZIE e vi assicuro la nostra umile preghiera. Viene spontaneo paragonarvi ai pastori che si recarono a Betlemme per offrire i loro doni e apprezzamento a Gesù.

Insieme a un gruppo di 5 famiglie cristiani abbiamo creato un canale di aiuto a diversi bisogni: medicine, aiutare le persone malate, sostenere gli anziani, cibo, vestiario, sostegno alle famiglie disoccupati, e altro, sia qui a Gerusalemme che a Betlemme, Ramallah, siamo quindi grati per il vostro sostegno e per la vostra fiducia in questa missione.

Il vostro sostegno in questa missione, è indubbiamente un importante segno di solidarietà e di un futuro di pace che può essere costruito

Vi invio i più fervidi auguri di pace, da questa terra dove è nato il Re della Pace che alla fine Vincerà.

Uniti nella preghiera e nella speranza che siamo figlie del Dio della Vita.

Vostro

Andre Haddad

Gerusalemme 12 ottobre 2023

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